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Non solo un nome: Barone
Voglio parlarvi di lui oggi che è vivo e vegeto e sta bene. Si fa presto non appena ci lasciano a scrivere panegirici sugli amati animali che ci accompagnano nella vita; un po’ meno a parlarne da vivi.Come dicono persone più importanti di me:
Barone… un nome un cane. Mai ho trovato per un cane un nome così sfacciatamente esatto e corretto. Barone è un Barone; inside e outside.
L’ho conosciuto quando aveva circa un mese di vita, era piccoletto e sembrava anche un po’ sperduto, non era di quei tipi che si avvicinano alle sbarre della gabbia per salutare gli umani. Già questo mi piaceva ero un tipetto con le idee chiare e una fortissima personalità.
Lo prendemmo subito anche se doveva rimanere ancora con la mamma per alcune settimane. Durante quei giorni ho sognato ogni ora la mia vita con lui. Cosa avremmo fatto, come lo avremmo fatto, cosa ci saremmo detti. come avremmo dormito abbracciati… giorni che non finivano mai!!
Poi finalmente arrivò a casa e da subito divenne Barone: il capo. In realtà, detto tra noi, lui pensa di esserlo davvero ma alla fine per nostra fortuna è solo il Barone e non il leader maximo.
Ha lavorato con me per circa 3 annetti ogni giorno in auto per visitare clienti sempre insieme come pane e burro, una mascotte amata e vezzeggiata da tutti sempre felicissimo e abituato a stare fuori tutto il giorno come me. Ci siamo fatti tantissima compagnia e tantissime camminate.
Dopo di lui sono arrivati lo zio Dudu, la Grace e i loro cuccioli ma lui comunque è rimasto lo stesso Barone di sempre: educato, amabile ma molto sicuro di sé
Ho saltato, forse per un riflesso oramai condizionato,gli anni in cui lo portavamo alle expo di bellezza ma penso sia il caso di scriverne visto che comunque hanno rappresentato una parte importante della nostra vita insieme
Dal 2009 al 2015 Barone ha partecipato a circa 100 expo internazionali o nazionali in varie nazioni. Ha ottenuto titoli davvero rilevanti per noi (non certo per lui che proprio non ci ha mai badato!!) ma la cosa che amavo di Barone era che nel ring lui riusciva sempre a darmi la tranquillità di essere al top e di essere un vero protagonista.
Appena entrava riusciva da subito a colpire chi lo guardava e nella sua perfezione (e qui lo dico di testa non di cuore) lasciava chiunque stupito per quanta classe e superiorità avesse..mica si chiama Barone per niente no?? Volava sul ring sembrava una scheggia!! Con quella coda dritta! Che naturalmente non sempre piaceva ai giudici, ma che piaceva tantissimo a me perché mi faceva capire che non era li per altro se non per farsi ammirare.
Cliccate su questo link se volete conoscere tutti i suoi successi in Expo.
RISULTATI BARONE
Ma la cosa che più gli piaceva in assoluto era il ritorno a casa quando poteva correre libero nel suo giardino e abbaiare a tutti gli uccellini e le bestioline che vedeva in giro. Ore e ore senza fare altro se non essere felice e essere se stesso: essere un cane amato e libero.
E ora? Nel 2015 Barone mi ha detto che non avrebbe più voluto concorrere nemmeno in classe veterani perché voleva essere libero di non essere sempre perfetto con il pelo o con lo stripping.
Per seguire la sua richiesta naturalmente Barone non è più entrato sul ring. Oggi vive le sue aspirazioni, i suoi tempi liberi di corsa sempre di seguita a qualche uccello di passaggio o a qualche lucertola o ancora meglio a un gatto che osa avvicinarsi alla recinzione .. Vuole essere un cane; vuole essere amato ed amare ed essere un cane normale non da essere mostrato.
Ora ha quasi 10 anni e vive con altri 3 cani in casa che lo fanno sentire il Barone che è sempre stato … io lo adoro e ogni giorno cerco di renderlo felice e di fargli vivere un vita da cane completo come la natura vorrebbe che fosse. Mangia naturale, vaccini solo se necessari e solo dopo le titolazione, minore utilizzo possibile di farmaci e utilizzo dei Fiori di Bach.
E’ rimasto bellissimo come sempre anche se qualche peletto bianco in mezzo ai biondi lo vedo già e penso al tempo che passa sempre troppo velocemente quando amiamo così tanto qualcuno.
Dudu per sempre nel nostro cuore
Il tempo passa e, si dice, le ferite si rimarginano. Se questo è vero per il nostro fisico a livello psicologico è molto più lento e difficile. Il tempo passa e non si rimargina un bel niente anzi..
Ogni minuto che passa, ogni istante della giornata e della notte, il pensiero sembra come inciampare sempre sullo stesso dolore, sulla stessa pietra fissa. Sembra un vecchio vinile che prova disperatamente a girare ma che invece fa saltare sempre la puntina e torna indietro in modo sussultorio.
Come si fa? Come si fa a passare in pochi giorni quello che si è vissuto per otto anni. Come si fa a scordarsi di un famigliare, di un amico, di un essere che era così amorevole e dolce? Non credo sia possibile per noi.
Prima o poi accadrà lo so ma non ora, ancora non è tempo.
Non ho divulagato la notizia della morte di Dudu nel modo solitamente usato perché è un dolore così privato e così profondo che faccio ancora fatica a dirlo. Ne parliamo tanto a casa di lui. Rivediamo i momenti vissuti, risentiamo lui che cammina per casa, riannusiamo il suo odore ancora impresso nei posti dove amava passare il tempo..questo solo possiamo fare.
Eppure in tantissimi amici o conoscenti lo hanno saputo e si sono preoccupati di dirmi che ne erano dispiaciuti e ciò mi ha fatto ancora più capire come Dudu fosse un essere speciale, un Piccolo Principe un vero Lord
Andiamo sulla sua tomba tutti i giorni. E’ ancora alta, scomposta. Si erge in mezzo alla vegetazione secca e distrutta da questa estate infuocata. Ancora non permette di fare molto se non dargli un saluto e pensarlo la sotto vicino ma così lontano.
In primavera, dopo che l’inverno con la sua pioggia e la neve avranno fatto il proprio lavoro, anche io farò qualcosa di bello. La ornerò di sassi bianchi e la riempirò di fiori di campo colorati. Quei fiori saranno la sua espressione, saranno la sua anima e il suo corpo che li nutre ci nutrirà nel dolore che ancora proveremo tra vari mesi.
Grazie ai Fiori di Bach piano piano i 4 cani rimasti stanno accettando la sua mancanza. Cominciano a capire che forse non lo rivedranno più. Avevo letto tanto prima della sua morte di come comportarmi con loro ma quando è successo la mia testa ha fatto un vero e proprio corto circuito e tutto ciò che avevo appreso si è volatilizzato… non sapevo e ancora non so se era meglio farglielo salutare una ultima volta seppure già morto oppure meglio di no. Non l’ho fatto e ancora ho dubbi su questo punto. Forse se lo avessero visto, lo avessero annusato avrebbero capito subito invece di cercarlo in giro per casa ancora oggi..chissà non so.
Mi aggrappo al dolore che provo. Mi aggrappo a quello che hai lasciato. Mi aggrappo al domani sperando ogni mattina che vada un poco meglio del giorno prima. Ma tu Dudu sei troppo perché ti si possa dimenticare così in fretta.
Bravo Dudu, ciao Dudu
Pensando a Duca mi viene in mente una bellissima canzone/poesia di Vasco Rossi che recita “Ti sei accorta di me, quasi per caso. Quasi per caso hai deciso poi di commettere un piccolo peccato”.
Addio Dudu addio compagno di questi ultimi splendidi 8 anni di vita insieme.
Ricordo ancora tutto alla perfezione ciò che accadde nell’ottobre 2009…
Io e la mia amica carissima Barbara siamo andate con i nostri due amati bassotti alla Taku Boutique di Mantova per acquistare qualcosa. Una volta alla cassa la titolare ci dice: “Non è che vorreste adottare un bassottino che una mia amica non puo’ più tenere?” Io ho risposto “Magari ma penso che sia impossibile, lavoro fuori casa come faccio con due cani?…mi piacerebbe pero’” allora la signora ha detto che mi avrebbe inviato alcune foto per farle magari girare ad altri amici. Così ho risposto “perfetto lo faro’ di sicuro girerò la notizia”
Da quel momento pero’ la mia mente, pur senza avere visto foto o altro ritornava sempre su quel bassottino che non avrebbe più avuto una casa…
Ne parlai al ritorno con mio marito alla sera e subito decidemmo di prenderlo magari per poi rimetterlo in forma e affidarlo a qualche amico qui vicino a noi. Cosi nel momento in cui ricevetti le foto più o meno era già tutto deciso nella nostra casa. Lo avremmo preso e rimesso in forma, poi si sarebbe visto..
Cosi accade. Cosi forse questo fu il mio piccolo peccato. Avere scelto un cane solo perché ne aveva bisogno non per cosa fosse o come fosse o che carattere avesse. Questa che segue la foto che mi arrivò:
Dudu era meraviglioso ma estremamente demoralizzato. Non guardava mai negli occhi, sempre bassi, non scodinzolava, sempre timoroso di essere nei pied,i di essere di più.. lui invece era diventato un pezzo di noi. Un pezzo della famiglia anche se ancora non lo sapeva. Ben presto l’idea di rimetterlo in forma e poi affidarlo venne vista come una assurdità e dopo averlo veramente rivoltato come un calzino sia come salute che come morale Dudu ha cominciato a stare in casa con noi e Barone. Mai una pipì fuori posto, mai un danno, mai una abbaiata inopportuna … era un vero modello!
Nel momento in cui sono nati i cuccioli di Barone e Grace si è trasformato in uno splendido nonno amorevole e paziente. Mamma Grace si fidava di lui e non aveva problemi a lasciarlo avvicinare ai piccoletti che lo hanno, per circa 3 mesi, coperto di morsicotti, bacioni e ringhiate per gioco. Lui sempre calmo e posato sempre sicuro di sé, sempre costantemente amabile con tutti.
Cosi sono passati quasi otto anni da quel lontano 10 ottobre 2009 al 18 agosto 2017… ci ha seguito in tutte le città dove siamo stati, in tutti gli hotel, nei ristoranti, al lago come in montagna.
Negli ultimi anni non ci siamo più spostati tanto e lui era felice perché amava tantissimo la sua casa forse perché non ne aveva mai avuta davvero una sua. I movimenti si sono rallentati, l’appetito per fortuna sempre ottimo e la vita era diventata per lui uno splendido susseguirsi di pappe, sonni profondi sempre di fianco a noi e passeggiate nel parco più brevi ma molto amate.
La sua fine è stata senza sofferenze per lui ma per noi invece ora la vita è molto, molto diversa.
I 4 cani rimasti sentono, come noi, la sua assoluta mancanza fisica ma la sua presenza è in ogni angolo, in ogni pianta, in ogni cuscino di casa… e naturalmente nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto e che lo hanno amato.
Sono contenta di essermi accorta di te e di avere commesso un piccolo peccato portandoti a casa con noi, penso sia una delle migliori azioni di tutta la mia vita…….
Dormi Dudu, dormi nel tuo amato giardino, sotto le piante, vedrai che la terra per te non sarà mai così pesante come il vuoto e il silenzio che hai lasciato dentro casa e nei nostri cuori.
EVOLUZIONE
EVOLUZIONE:
Dalla scorsa estate (2016) ho aggiunto un altro piccolo pezzetto alla mia evoluzione e nel contempo ho chiuso definitivamente un capitolo di vita.
Nella mia esperienza personale, come penso in quella di tutti voi, ci sono e spero vivamente ci saranno sempre, tappe, momenti cruciali e svolte a U come su una lunga stradina tortuosa di montagna in cui non riesci a capire quanto manca all’arrivo, per arrivare a casa.
In particolare dopo alcuni anni di impegno personale e soddisfazioni in un certo ambiente ho capito che per me era giunto il momento di lasciarlo e di non farne piu’ parte né attiva né passiva. Chiuderlo dietro alle spalle: dare il via alla mia nuova EVOLUZIONE.
Questo e’ quello che chiamo una RINASCITA.
La rinascita che inizia sempre e solo quando si e’ in grado di tagliare definitivamente con il passato e quindi ricordare poco o niente di chi si era e di cosa si e’ vissuto.
Falsi amici (tanti), veri amici (pochi), bei momenti (tantissimi), brutti momenti (alcuni) ho messo tutto in un cartone mentale, incartato con cura e riposto su un mobiletto insieme agli altri momenti di svolta.
Solo cosi’ posso fare posto ad un nuovo cammino, ad un nuovo cartone piu’ colorato.
Ora dal 1 gennaio 2017 posso dire che questo cammino sta andando avanti e si sta CONCRETIZZANDO.
La mia vita non cambia nei suoi valori base, che rimarranno sempre gli stessi, ma cambia moltissimo nella prospettiva in cui questi vengono vissuti. Oggi l’attenzione non si basa piu’ su un solo soggetto (i cani, i bassotti, i miei bassotti) ma su tanti anzi tantissimi individui diversi e le mie energie personali non si limitano piu’ solo a capire ma a risolvere (o almeno cercare di..) le loro richieste.
E’ un po’ come quando ti raccontano la storia di un libro senza che tu lo abbia nemmeno aperto riuscendo a capire solo pochi aspetti. Quando poi lo leggi direttamente e ti impegni su ogni singola parola, su ogni singola virgola per estrarne il succo vitale che sprigiona come la linfa allora ti rendi conto del potenziale che ha veramente su di te.
Si passa dalla passivita’ della narrazione all’attivismo dell’azione.
Il mio tempo sta sempre piu’ evolvendosi. La mia natura empatica pure.
La questione oggi non e’ piu’ chiedersi se sono felice (o se lo e’ chi vive con me) quanto se sono felici gli altri, quelli che fino a poco tempo fa non vedevo, non ascoltavo, non immaginavo nemmeno mi sarebbero mai interessati.
Il percorso si basa su alcuni punti fermi, quelle svolte che ci sono nei percorsi, e che ti fanno capire fino dove sei arrivato e dove potrai andare.
Queste sono le BASI SICURE della EVOLUZIONE tutte appoggiate sul mio cuore:
THE GRAEME SIMS METHOD
IL TELLINGTON TTOUCH
IL PERCORSO DEI FIORI DI BACH
LA SCUOLA DI ETOLOGIA RELAZIONALE
Tramite questi insegnamenti, tramite queste persone, le parole che non sapevo sono diventate realta’, sono diventate impegno e amore assoluto.
Non ho nulla da dire alla silvia che ero prima se non che e’ stato un piacere viverla intensamente, che la ringrazio per esserci stata e per avermi insegnato cosa c’era di positivo in cio’ che stavo facendo. Ora sono la nuova, la persona che non ero che non sapevo nemmeno potesse esistere in me ma che e’ sbocciata come un fiore sotto le foglie morte dell’inverno… sono la nuova Silvia.
Ho fatto tanti errori nell’educazione dei cani….
Veramente tanti errori.Ho percorso strade tortuose leggendo libri e parlando con educatori di tante scuole diverse.
Poi ho deciso, dopo avere sbagliato e tanto davvero tanto, di provare a cercare strade nuove rispetto a quelle classiche.
Ho cosi iniziato a frequentare un corso introduttivo di Ttouch che si e’ dimostrato eccezionale per tutte le nozioni sui cani e su me stessa che mi ha fornito.
Ho infatti capito grazie a Diana Cossu che il problema base di tutti i problemi non erano i cani che si comportavano in modo aggressivo o impaurito ma bensi’ sono io.
Io ho paura, sono tesa, sono agitata e anche senza rendermene conto trasmetto a loro questa agitazione e ansia.
Quindi come fosse un wi-fi tutto quello che io provo lo provano loro. Il Ttouch e’ stato il primo gradino per capire che dovevo lavorare su di me e riuscire a trovare un equilibrio che non avevo.
Naturalmente lavorando con i miei amati cani. Quindi effettuando tocchi e bendaggi a loro ogni giorno, pochi minuti, e a me cercando un respirazione diversa e più “di pancia”.
Non e’ stato facile ma piano piano sono cambiata e mi sono resa conto di me stessa e di tutti i miei limiti.
Il secondo passo e’ stato altrettanto importante. Ho fatto uno stage sull’uso dei Fiori di Bach. L’uso di questi rimedi e’ per me stato immediato e intuitivo. Sono riuscita a credere nella loro forza per mitigare le mie emozioni e per darmi una nuova forma mentis.
Usando vari rimedi insieme ai cani ho notato un miglioramento nel mio carattere ma fondamentalmente in quello degli amici a 4 zampe.
E questo mentre puo’ essere anche una influenza per quello che mi riguarda non lo puo’ essere di certo per i cani che non sono consapevoli del metodo che stanno assumendo.
Quindi siamo andati ancora oltre…… mi sono iscritta allo stage di Graeme Sims.
Una esperienza INCREDIBILE!!!!!
Il mondo che si apre e si ribalta……tutto quello che avevo sempre dato per scontato fino ad allora che cambia improvvisamente orizzonte……..
La sua capacita’ di dialogo, sebbene parlasse in inglese, e’ stata illuminante.
La sua umanita’, il suo amore per gli animali tutti, e per gli esseri umani…….. e’ stato incredibile.
Gia’ prima di incontrarlo avevo letto i suoi libri ma dopo li ho riletti tutti ed ho trovato il percorso personale che questo grande uomo ha fatto.
Partito con tante insicurezze in se stesso, ha trovato un lavoro che lo ha reso sicuro e di successo.
Poi ha mollato tutto per cominciare una vita nuova senza lavoro e lontano da tutti.
E da qui inizia il suo percorso con i cani da pastore nel Galles. Prima con educatore, poi al lavoro negli spettacoli tipici della zona con le pecore.
Mentre nei primissimi libri tutto era improntato alla esecuzione perfetta degli esercizi e a come lavorare con loro solo con amore e piacere reciproco nell’ultimo libro si privilegia sempre piu’ il rapporto paritario uomo/cane, senza capobranco o leader lasciando in secondo piano la perfezione dell’esecuzione.
Il libro che amo di piu’ e’ IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI CANI…..mi soddisfa in tutto, leggetelo se ancora non lo avete fatto . Vi appassionera’ ne sono certa e vi fornira’ delle nuove chiavi di lettura nel rapporto che avete creato con loro.
Quello che sto cercando di fare ora e’ riunire in un unico metodo tutti i principi che ho appreso sempre e solo basati sul rispetto totale del cane e sull’amore e sulla parita’ di rapporto senza leader o capobranco.
Per ora quello che ho fatto mi soddisfa e mi sta fornendo grandissimi risultati sul mio modo di affrontare la vita e le difficolta. Ora sono convita che io ce la posso fare e che insieme ai miei cani ce la possiamo fare.
Grazie di esserci Graeme!!!
Un metodo da usare con i nostri cani
Vorrei parlarvi della mia esperienza con il metodo Ttouch ®. In questo blog non tratterò di argomenti tecnici del metodo ma semplicemente della mia esperienza e di cosa mi ha spinto a iniziare questo percorso.
In altro articolo che spero, vedrete presto pubblicato in altra sede, ci saranno poi gli approfondimenti più tecnici, metodici e ufficiali e i link per potervi informare in modo approfondito.
Quindi, si diceva, come ho conosciuto il metodo in oggetto? Leggendo un libro molto interessante scritto dalla sua ideatrice che si chiama Linda Tellington una signora american molto attiva e amante di tutti gli animali e in particolare di cavalli.
Naturalmente il libro non è assolutamente in grado di spiegare tutto ma v’introduce solo nel nuovo mondo. Di seguito sarà necessario seguire dei seminari che gli si svolgono nei weekend in varie parti d’Italia da nord a sud seguiti da personale autorizzato.
Nel libro quindi troverete le basi del metodo e tante foto e capirete fin da subito che si basa su concetti molto semplici ma innovativi almeno per la mia breve esperienza.
Questo è forse anche il suo limite all’utilizzo e mi spiego meglio. Ci si chiede come può un metodo basato su piccoli tocchi e poco altro sbaragliare completamente la vita dei nostri animali rendendoli più consapevoli di se e quindi molto meno stressati e più sicuri?
In fondo tutti noi, almeno lo spero se siete nella lista dei miei amici, passiamo ore ad accarezzare e fare massaggetti ai nostri amati cani e quindi come può un sistema basato proprio su questo essere valido e innovativo?
Una volta superata la “banalità” di quello che viene proposto nel senso positivo del termine e cioè la sua apparente quotidianità e semplicità si scopre un universo parallelo.
La vita in fondo è cosi: semplicemente complicata.
Il metodo si basa su una pratica medica applicabile agli umani. Quante volte andando da un chiropratico, che non fa altro che toccarci in modo preordinato in alcuni punti del corpo, ci siamo sentiti meglio dopo poche sedute? Ecco ci vuole lo stesso coraggio nell’applicare il metodo sui nostri cani: credere che noi stessi siamo gli attori protagonisti per poterli aiutare con costanza tutti i giorni usando alcune semplici mosse.
A chi può servire? A tutti i cani (e dico cani per non dire tutte le altre specie animali) ed in particolare a noi stessi perché in fondo se siamo a posto e siamo sicuri di noi e equilibrati anche il cane lo sarà in modo maggiore.
Pensiamo ai cani che hanno paura di temporali o fuochi artificiali o a quelli che non amano la macchina o che semplicemente sono timorosi verso il mondo che li circonda sia questo umano che canino.
Con tutti questi soggetti il metodo è incredibile facendo piccoli tocchi e bendaggi (altra pratica basata su un concetto semplice ma innovativo) questi assumono coscienza di se e delle proprie “dimensioni”, nello spazio in cui si trovano a vivere.
Come esperienza pratica vi dirò che ho notato da subito dei benefici. Il mio cane più timido e meno avvezzo ad avvicinarsi alle persone ora si approccia a loro di sua spontanea volontà. Ha assunto anche un atteggiamento molto più sicuro di se come posa e come modo di camminare e di atteggiarsi.
I loro riflessi verso ciò che li circonda sono meno estremi perché hanno assunto consapevolezza maggiore di se. Iniziano anche a ragionare in modo più consapevole……. E questo direi che è importantissimo e sarebbe cosi utile anche per noi umani che se provassimo a ragionare ogni tanto, magari. tutto migliorerebbe
So che non vi ho detto tantissimo ma come vi spiegavo presto, uscirà un articolo ufficiale quindi troverete tante informazioni in questo prossimo.
Quello che spero è di avervi messo la classica pulce nell’orecchio e avere sfrigolato la vostra curiosità per cercare su internet dove si terranno i prossimi seminari.
COME SI FOTOGRAFANO I CANI
COME SI FOTOGRAFANO I CANI
Per fotografare i cani vale una regola base che va oltre le tecniche, la attrezzatura e la bellezza del soggetto. Occorre amarli e rispettarli e volere fare emergere con una fotografia la loro vera espressione, il sentimento profondo che comunicano.
I cani sono una mia grandissima passione e, pur non essendo una fotografa professionista, mi sono avvicinata a questa “arte” con l’obiettivo di potere avere dei ricordi dei loro momenti migliori per tutta la mia vita.
Ho quindi cominciato ad apprendere vari trucchetti che possono servire a realizzare foto “del cuore” come io le definisco.
Questo esula dalle foto che si possono realizzare durante una expo e quindi foto piazzate sul tavolino o sul ring. In questo caso il cane viene posizionato cercando di inquadrare il lato migliore e che sia piu performante rispetto al suo standard e cercando di eliminare dalla vista quei piccoli difetti che puo’ presentare.
Questo non e’ il tipo di foto che io vorrei proporvi anche perche’ ci sono fotografi professionisti molto piu’ esperti di me in questo settore. Gli scatti che vorrei chiedervi di realizzare sono invece quelli che volete tenere sul vostro smart phone, sul computer o nel portafoglio..quelle foto che ci ricorderanno il cane in tutta la sua bellezza ma che metteranno anche in mostra la sua anima.
Per prima cosa munitevi di una macchina fotografica. Non utilizzate smartphone o tablet anche se oramai hanno obiettivi paragonabili alle classiche macchine fotocamere.
Per fare buoni scatti occorre avere almeno una Reflex non necessariamente di fascia alta anche acquistata usata con un obiettivo a zoom (es 70-300, f 4,5) che consenta di seguire il cane nei movimenti e nelle corse anche in condizioni di scarsa illuminazione e un obiettivo per messe a fuoco ravvicinate come un 50mm f 1,8.
Detto cio’ se non siete esperti di tecnica fotografica posizionate la ghiera di selezione della vostra reflex sul Programma di esposizione automatica (es. nella Canon lettera P) che permette di controllare molti fattori ma che nel contempo lascia alla fotocamera la impostazione automatica della esposizione (naturalmente se uno e’ un bravo fotografo puo’ usare impostazioni manuali…). Non vi consiglio invece di usare quello totalmente automatico proposto dalla vostra fotocamera.
Impostate quindi la funzione SCATTO CONTINUO, disabilitate il FLASH automatico e da qui in poi siete pronti a scattare (almeno dal punto di vista tecnico).
Il consiglio che vi ho dato sul flash deriva dal fatto che io non amo gli scatti con questo strumento in dotazione alla fotocamera. Normalmente e’ un flash tipo Pop Up che si attiva automaticamente quando la luce e’ scarsa (non sui programmi manuali ma su quelli gestiti dalla macchina) ed e’ quindi necessario per intervenire quando non c’e’ luce a sufficienza per produrre foto corrette. Il lampo generato pero’ e’ di luce molto puntiforme, piccola che quindi produce ombre nette e definite inoltre viene dallo stesso asse dell’obiettivo e quindi e’ innaturale per il nostro occhio abituato a vedere la luce solare. Se volete usare il flash vi consiglio di acquistarne uno aggiuntivo, professionale, dopo esservi informati bene sul suo utilizzo.
A questo punto inizia il momento della fotografia e occorre correlarsi al soggetto da fotografare: il nostro cane.
Cerchiamo un posto piacevole, all’aria aperta, ancora meglio se in una giornata di sole (magari verso il tramonto quando la luce e’ meno diretta)
Cominciamo quindi a giocare con lui con la nostra macchina pronta al collo, lanciamo una pallina, facciamo uno squeeze con il suo gioco preferito o giochiamo al tiramolla o semplicemente lasciamolo libero di interagire con altri cani o persone amiche. Il cane deve essere rilassato e felice di essere li con voi e questo trasparira’ nelle foto e nella sua espressione.
Un elemento molto importante da controllare quando si inquadra e’ lo sfondo della foto, quello che c’e’ dietro il cane. A volte si scattano foto bellissime ma poi vediamo dietro al nostro soggetto dei detriti o rifiuti o quanto altro non dovrebbe esserci. Oppure proprio in concomitanza con la testa del cane si staglia un palo di ferro o ancora un segnale stradale……
Quindi prima di scattare controllate cosa c’e’ dietro perche’, per un problema di prospettiva, quello che sembra distante sulla foto sara’ direttamente alle sue spalle e di certo questa sara’ da cestinare …
A questo punto quando l’ambiente e’ pronto e il cane gioca felice occorre abbassarsi alla sua altezza…… dovete quindi sedervi sull’erba e abbassare la macchina fino a che i suoi occhi saranno pari ai vostri. In caso di cani bassi (es nel mio con i bassotti) spesso mi stendo con la pancia a terra per avere il mio occhio fotografico direttamente nei loro.
Perche e’ proprio li che dovrete mirare, proprio li che dovrete mettere a fuoco nel 99% dei casi: gli occhi! Sulla macchina vedrete comparire una specie di mirino con dentro delle lucette e quando inizierete a scattare il punto rosso deve essere sugli occhi o al massimo sul naso non sul corpo o sulla testa. Certo che se il cane corre e salta non e’ facile ma per questo avevamo impostato scatto continuo cosi da potere fare tante foto a raffica di cui poi un bel 95% saranno anche da buttare ma di certo alcuni, pochi scatti saranno perfetti e incredibili.
Quindi scattate tante foto in diverse posizioni, con diversi sfondi con il cane che salta o che corre verso di voi o seguendo il gioco non preoccupatevi se saranno mosse……su dieci mosse una non lo sara’ e verra’ splendida.
Provate tante volte e ogni volta sara’ una espressione nuova, diversa, un sorriso oppure un movimento di cui non ci si era mai accorti. Per fortuna con le digitali non dobbiamo piu spendere soldi a stampare provini e poi a buttarli..qui basta fare un elimina e 100 foto spariscono in pochi secondi.
Cercate sempre di interessare il cane e quando vedete che ha perso la attenzione allora forse meglio chiudere anche la macchina e ripetere la sessione il giorno seguente. Se il soggetto e’ annoiato o senza voglia o ha sonno compare immediatamente nello scatto. In fondo non e’ un impegno lavorativo ma solo passione quindi occorre viverla entrambi con questo spirito di divertimento e portare pazienza se il cane non ne ha voglia o se continua a non guardarci.
Naturalmente provate sempre usando dei suoni o dei premietti a attirare la sua attenzione. Questo e’ utile anche se si vogliono fare foto dall’alto per inquadrare il muso del cane. In questo caso il bocconcino va tenuto in alto con la mano e con l’altra si inquadra sempre l’occhio che si alza verso di questo.
Una volta terminata la sessione di foto giochiamo ancora un po’ con il cane e poi arriviamo a casa gia’ pensando e sperando di avere delle buone pose.
Scarichiamole tutte sul nostro computer e sullo schermo grande cerchiamo quelle che ci piacciono e eliminiamo senza alcun dubbio quelle con difetti ad es: immagini mosse, immagini sfocate, soggetti controluce (a meno che non abbiamo casualmente preso un effetto meraviglioso), immagini sovraesposte e cioe’ troppo chiare e sottoesposte e quindi troppo buie.
Possiamo usare anche un programma di ritocco grafico (ce ne sono molti gratuiti sul web molto semplici) che ci aiuti a migliorare la foto es rendendola piu’ chiara o ritagliandola per mettere in evidenza solo il soggetto o ancora per raddrizzarla se fosse venuta molto storta.
Sono programmi che possono aiutare ma che io non amo usare. Ma se proprio la foto e’ quella stupenda a cui non si puo’ rinunciare e’ consigliabile provarci piuttosto che buttarla via per sempre.
Cerco di fare foto quando il tempo atmosferico lo permette e non mi stanco di vedere le loro espressioni sempre diverse in ogni scatto.
Questi sono i punti chiave per fare scatti eccezionali:
1) Mettetevi alla loro altezza occhi durante il reportage non state in piedi ma sedetevi o stendetevi se il cane e’ basso
2) Attenzione allo sfondo, controllate prima di scattare che sia neutro e senza intrusioni che poi saranno difficili da eliminare
3) Non usate il flash automatico in dotazione alla macchina ma piuttosto rimandate la sessione quando la luce sara’ giusta a meno che non siate al chiuso e che l’evento sia irripetibile. Al limite acquistate flash aggiuntivi professionali
4) Fotografate in giorni luminosi ma non nelle ore in cui il sole e’ molto diretto, ancora meglio se al tramonto
5) Tenete viva la gioia e la attenzione del cane con giochi o premietti: piu’ e’ felice piu’ le foto sono gioiose
6) Se vedete che si stanca, semplicemente smettete per quel giorno di fotografare
7) Scattate in continuo quando vedete una bella esposizione poi getterete le foto venute male tanto non costa niente
8) Puntate il fuoco sugli occhi del cane massimo sul naso mai sul corpo
9) Cercate di fare foto solo quando anche voi siete rilassati e senza fretta di doverle realizzare: deve essere una momento positivo per tutti non solo per il cane.
10) Divertitevi insieme : gli scatti saranno i migliori