Un metodo da usare con i nostri cani
Vorrei parlarvi della mia esperienza con il metodo Ttouch ®. In questo blog non tratterò di argomenti tecnici del metodo ma semplicemente della mia esperienza e di cosa mi ha spinto a iniziare questo percorso.
In altro articolo che spero, vedrete presto pubblicato in altra sede, ci saranno poi gli approfondimenti più tecnici, metodici e ufficiali e i link per potervi informare in modo approfondito.
Quindi, si diceva, come ho conosciuto il metodo in oggetto? Leggendo un libro molto interessante scritto dalla sua ideatrice che si chiama Linda Tellington una signora american molto attiva e amante di tutti gli animali e in particolare di cavalli.
Naturalmente il libro non è assolutamente in grado di spiegare tutto ma v’introduce solo nel nuovo mondo. Di seguito sarà necessario seguire dei seminari che gli si svolgono nei weekend in varie parti d’Italia da nord a sud seguiti da personale autorizzato.
Nel libro quindi troverete le basi del metodo e tante foto e capirete fin da subito che si basa su concetti molto semplici ma innovativi almeno per la mia breve esperienza.
Questo è forse anche il suo limite all’utilizzo e mi spiego meglio. Ci si chiede come può un metodo basato su piccoli tocchi e poco altro sbaragliare completamente la vita dei nostri animali rendendoli più consapevoli di se e quindi molto meno stressati e più sicuri?
In fondo tutti noi, almeno lo spero se siete nella lista dei miei amici, passiamo ore ad accarezzare e fare massaggetti ai nostri amati cani e quindi come può un sistema basato proprio su questo essere valido e innovativo?
Una volta superata la “banalità” di quello che viene proposto nel senso positivo del termine e cioè la sua apparente quotidianità e semplicità si scopre un universo parallelo.
La vita in fondo è cosi: semplicemente complicata.
Il metodo si basa su una pratica medica applicabile agli umani. Quante volte andando da un chiropratico, che non fa altro che toccarci in modo preordinato in alcuni punti del corpo, ci siamo sentiti meglio dopo poche sedute? Ecco ci vuole lo stesso coraggio nell’applicare il metodo sui nostri cani: credere che noi stessi siamo gli attori protagonisti per poterli aiutare con costanza tutti i giorni usando alcune semplici mosse.
A chi può servire? A tutti i cani (e dico cani per non dire tutte le altre specie animali) ed in particolare a noi stessi perché in fondo se siamo a posto e siamo sicuri di noi e equilibrati anche il cane lo sarà in modo maggiore.
Pensiamo ai cani che hanno paura di temporali o fuochi artificiali o a quelli che non amano la macchina o che semplicemente sono timorosi verso il mondo che li circonda sia questo umano che canino.
Con tutti questi soggetti il metodo è incredibile facendo piccoli tocchi e bendaggi (altra pratica basata su un concetto semplice ma innovativo) questi assumono coscienza di se e delle proprie “dimensioni”, nello spazio in cui si trovano a vivere.
Come esperienza pratica vi dirò che ho notato da subito dei benefici. Il mio cane più timido e meno avvezzo ad avvicinarsi alle persone ora si approccia a loro di sua spontanea volontà. Ha assunto anche un atteggiamento molto più sicuro di se come posa e come modo di camminare e di atteggiarsi.
I loro riflessi verso ciò che li circonda sono meno estremi perché hanno assunto consapevolezza maggiore di se. Iniziano anche a ragionare in modo più consapevole……. E questo direi che è importantissimo e sarebbe cosi utile anche per noi umani che se provassimo a ragionare ogni tanto, magari. tutto migliorerebbe
So che non vi ho detto tantissimo ma come vi spiegavo presto, uscirà un articolo ufficiale quindi troverete tante informazioni in questo prossimo.
Quello che spero è di avervi messo la classica pulce nell’orecchio e avere sfrigolato la vostra curiosità per cercare su internet dove si terranno i prossimi seminari.